benvenuti alla rassegna stampa del portapizza. I fatti della settimana come sono stai presentati dai mass media italiani.
Non si placano le polemiche sul caso Fiat. Dopo le controverse dichiarazioni di Marchionne e il diktat agli operai, i sindacati CGL CiSL e UIL, sembrano non avere gradito gli accordi prematrimoniali richiesti per salvare gli stabilimenti italiani. I sindacati fanno gruppo unico e chiedono a gran voce che sia garantito il diritto costituzionale di libera associazione. Marchionne rifiuta l'accordo e pur di non mollare la presa, indossa una tuta e nello stabilimento di Mirafiori assembla una Nuova Panda, due Idea e una Grande Punto, poi stramazza a terra stecchito. La Panda prende fuoco a chilometri zero, la Punto non passa il controllo qualità e le Idea finiscono in un magazzino con le altre diecimila prodotte fino a oggi, ma che nessuno vuole acquistare per ovvi motivi.
Giornata nera in casa Benetton. Dopo che il governo di Belgrado ha annunciato il trasferimento di parte degli stabilimenti Benetton in Serbia, il titolo in borsa è crollato facendo perdere all'azienda trevigiana la bellezza di 31 milioni di euro. A nulla è servita la smentita del CDA. Questo è stato il colpo più duro inferto all'azienda, da quando la Guida al vestire critico (Centro nuovo modello di sviluppo, 2006 - Edizione missionaria italiana) aveva dichiarato: «Benetton ottiene parte dei suoi prodotti da terzisti localizzati in Cina, paese che vieta ogni libertà sindacale»
Ormai il dissenso generale, dilagato dall'avventata iniziativa ha fatto sì che la quasi totalità delle donne fra i 15 e i 64 anni intervistate al TG5 commentasse la notizia dichiarando: "meglio nuda che Benetton!". Il Presidente del Consiglio, raggiunto in serata dagli inviati delle principali agenzie, ha espresso il suo rammarico perchè solo il 15,3% di suddette intervistate era di aspetto gradevole e meno del 5,6% poteva considerarsi "gnocca".
Ancora mistero sulla salma di Mike Bongiorno, trafugata due giorni fa dal cimitero di Arona. Nella foto, Salma Hayek.
Presentate dai ministri Sacconi, Gelmini e Meloni una serie di azioni per promuovere l'inserimento dei giovani. Dubbi tra i giornalisti in sala: l'inserimento dei giovani DOVE? Chiarisce il ministro Meloni: Ho detto DEI giovani? Scusate, volevo dire NEI giovani! e aggiunge:
I genitori la smettano di regalare auto ai figli laureati! [...] Occorre scardinare il sistema Italia, fare una rivoluzione culturale che sia in grado di tirarci fuori dal ’68, abbattere i privilegi acquisiti e adeguare la società al mercato del lavoro che cambia.
Il corso di laurea intrapreso è sbagliato rispetto alle esigenze del mercato e il ragazzo non trova lavoro? Accetti un contratto d’apprendistato e impari un mestiere. Soprattutto, sia umile: i giovani italiani soffrono di “inattitudine all’umiltà”.
Emilio Fede, nel commentare la notizia al tg4 sclera e dichiara che "questi sono fuori dal mondo". Manda affanculo la redazione e se ne va cantando Bandiera Rossa.
Grazie per l'attenzione
il portapizza