lunedì 20 dicembre 2010

prevenzione...

Cari studenti, 
questa settimana sarà la più calda per gli ambienti accademici. Mercoledì 22, infatti, il Ddl Gelmini potrebbe diventare legge. Secondo le più rosee previsioni, il 14 Dicembre appena passato, sarà ricordato come il giorno della saga di Hello Kitty in confronto al 22. I libri di storia non andranno in stampa fino a tale giorno.

Intanto cresce l'amarezza per la scarcerazione di tutti i fermati nella manifestazione del 14, tanto che Maurizio Gasparri, capogruppo del pdl al senato, parla di azioni preventive contro i manifestanti. Rammarico tra le fila di maggioranza e opposizione, che un'idea così geniale arrivi troppo tardi. I tempi ridotti, infatti rendono impossibile l'attuazione di suddette azioni preventive. L'ideale sarebbe stato agire su una previsione delle manifestazioni che si svolgeranno durante l'anno accademico appena iniziato e manganellare comodamente a domicilio ogni studente. Oppure si potrebbe calcolare una media delle manifestazioni a cui uno studente potrebbe partecipare durante la sua carriera e manganellarlo al momento dell'iscrizione. A queste si aggiungeranno le manganellate extra da distribuire all'atto dell'iscrizione ad ogni anno fuori corso.

Invece delle sciocchezze che vanno dicendo i vari Cascini e Palamara, qui ci vuole un 7 aprile. Mi riferisco a quel giorno del 1978 (in realtà era il 1979) in cui furono arrestati tanti capi dell'estrema sinistra collusi con il terrorismo. Questo in sintesi il discorso di Gasparri. La posta in gioco è alta, dal momento che la scorsa manifestazione è costata alla capitale la bellezza di 20 milioni di euro in danneggiamenti ad opere pubbliche e proprietà privata. Si è parlato di infiltrati, di criminali e di disperati. Quello che è certo è che se non è questo il modo di manifestare, è anche vero che con un giornalismo venduto, una televisione asservita e una strumentalizzazione continua di fatti e persone, l'unico modo per far parlare di sé è quello di fare un gran casino. Anche se alla fine si parla solo del casino, se sia giusto manifestare pacificamente o meno, chi fa i danni e chi li paga. Per quanto riguarda il Ddl, questo arriverà domani mattina in Aula blindato, senza relatore, senza tenere conto di tutte le proteste mosse finora e senza discutere nemmeno uno delle centinaia di emendamenti presentati dall'opposizione.

Buono studio
il portapizza

venerdì 17 dicembre 2010

la top five degli insulti 2010

Cari amici, 
benvenuti all'annuale simposio sull'insulto, servizio offerto gratuitamente da questo blog, con il patrocinio ministero  per i Beni e le Attività Culturali. Ritenetevi avvisati: mandate a letto i bambini e non rompete il cazzo!
In questa puntata, l'attesissima top five dell'insulto.
al quinto posto abbiamo l'intramontabile:

5) stronzo/a;
un insulto neutro, di media entità, unisex, adatto a tutte le occasioni. Esprime chiaramente il tuo disappunto sulla condotta morale dell'interlocutore, senza scomporsi troppo.

4) testa di cazzo;
inneggiando ad una parte anatomica molto amata, allude a una certa mancanza di intelligenza, propria del membro maschile. Insulto indispensabile quando si viene aggrediti, è ottimo anche per sottolineare la mancanza di delicatezza nell'agire e nel relazionarsi col prossimo.

3) figlio di puttana;
si ricorda agli studenti che per insultare le donne, si deve usare la REGOLA DELLA PROSSIMITà. Per insultare un uomo ci si riferisce alla madre, o alla donna a lui più vicina. Dopo la genitrice, la sorella è gettonatissima, seguita a ruota dalla zia. Usare questa espressione contro una donna non è errato, ma è considerato ridondante e quindi da evitare, in quanto la donna più prossima è sé stessa. Si sostituisca pertanto l'espressione figliA di puttana, con un più semplice e praticamente equivalente: puttana.

2) negro; ebreo; frocio; comunista...
al via lo sdoganamento di termini considerati politicamente scorretti fino a poco tempo fa, complici le comparsate sempre più numerose di personaggi come la Meloni, la Mussolini e la vedova Almirante, nelle televisioni italiane.

1) rincoglionito; 
ritenuto in passato un insulto di media entità, ha acquistato potere insultante da quando il nostro è diventato un Paese di vecchi, in cui instillare il dubbio sulle facoltà mentali del proprio interlocutore diventa il modo migliore di screditarlo. Da non confondersi con il termine "coglione", ormai scomparso come insulto e diventato un termine politico conteso da centro-destra e centro-sinistra.


Da notare la scomparsa del termine "fascista" inteso come insulto fino a pochi anni fa. Numerose indagini scientifiche autorevoli, hanno dimostrato la trasformazione di questo vecchio insulto in un complimento. Uno studio sul campo ha dimostrato che i coraggiosi tutori dell'ordine ripresi in questo video mentre difendono la libertà e la democrazia:





al grido della folla che li chiamava "fascisti", sono arrossiti come scolarette e hanno ringraziato timidamente.

Buona giornata
il portapizza.

venerdì 10 dicembre 2010

Finalmente una cura efficace contro il piede d'atleta!


Cari amici, 
questa settimana Julian Assange, il giornalista australiano fondatore di Wikileaks, l'organizzazione internazionale senza scopo di lucro specializzata nella pubblicazione di "indiscrezioni", si è consegnato alla polizia londinese martedì scorso, dopo essere diventato l'uomo più ricercato al mondo.

A suo carico nessuna accusa direttamente collegata con le recenti sparate del suo portale, ma una ben più deprecabile e ingiustificabile accusa di stupro. Come fai a difendere uno accusato di stupro? Poco importa che si tratti di una stravaganza tutta svedese chiamata "sesso di sorpresa" e che è equiparata allo stupro, nonostante preveda che lo stupratore venga portato nudo e spalmato di nutella dentro una torta alla panna nel bel mezzo di un pigiama party strapieno di donne consenzienti che se lo ripassano tutta la notte...

Chiaramente il governo inglese lo manderà in Svezia, Paese che ha formulato l'accusa e spiccato il mandato di cattura internazionale, da lì, con la scusa di verificare se le saune svedesi americane sono efficaci sul piede d'atleta come le saune svedesi svedesi, il povero Assange sarà trasferito temporaneamente negli stati uniti, dove accidentalmente verrà trattenuto con l'accusa di spionaggio, maccartismo e epistassi.

Il mondo si spacca, gli hacker prendono di mira le società che combattono wikileaks, molti gridano di boicottare i detrattori, anche Putin si scandalizza per questo arresto così apertamente pretestuoso. Gli unici che non commentano sono proprio gli Stati Uniti, che si sono beccati le accuse più pesanti.

Secondo le indiscrezioni rese pubbliche, gli Stati Uniti nell'Aprile 2003 avrebbero millantato un supertestimone che garantisse la presenza di armi di distruzione di massa nel territorio iracheno, al solo scopo di iniziare l'occupazione armata e disporre gli avamposti per la successiva campagna irachena o seconda guerra del golfo. Inoltre il governo americano avrebbe predisposto  alcuni accordi con importanti esponenti del partito Baath (tra cui addirittura il generale Al-Rawi, capo delle forze armate irachene), per spartirsi il Paese a tavolino senza passare per il solito governo fantoccio al solo scopo di intascare molti più soldi all'insaputa tanto degli iracheni, quanto degli americani.

Anzi, no, questa era parte della trama di Green Zone con Matt Damon. Bel film, comunque!

e adesso se mi permettete, tre comunicazioni di servizio:
Max, per arrivare alla traversa Mandrolisai, vai in via Mandrolisai e cerca una traversa (forse hai ragione, questo potrebbe dare il colpo di grazia al mio blog).
Diego, via Basilicata è vicino a via Prezzemolata.
Riki, io adoro tagliare le cipolle. Ne vado pazzo. Fosse per me, taglierei cipolle tutto il giorno!

Con questo passo e chiudo.
il portapizza 

sabato 27 novembre 2010

Pena di morte!

Cari amici, 

sua Santità pappa Nazi ne ha sparata un'altra delle sue. In conferenza stampa sull'uscita del suo nuovo libro, che presto giacerà imballato in festosa carta multicolore sotto l'albero di natale di ogni buon italiano insieme all'ultimo di Vespa, sarà spiegato il perchè "l'omosessualità non può essere mai moralmente giusta".


Gheillare è peccato, lo dice anche la nostra Mussolini quando dichiara che "è meglio fascista che frocio" e il nostro presidente del consiglio che dice "Meglio guardare ragazze che essere gay", ma io vorrei approfondire il tema del peccato, perchè la tradizione cristiana pullula di personaggi che pur di non peccare o far peccare il prossimo, darebbero la vita. 

Santa Maria Goretti, per esempio, diventata santa a soli dodici anni per aver preferito la morte allo stupro, oppure Santa Rita da Cascia, la quale ha pregato (e ottenuto!) che Gesù le portasse via i suoi due figli, prima che vendicassero la morte del padre.

Riepilogando in forma matematica:

(gay = peccatore) e (meglio morto che peccatore) implica (meglio morto che gay).

Se sei un buon cristiano, chiedi anche tu la pena di morte per i gay!

Buon Natale
il portapizza

lunedì 22 novembre 2010

C'è un limite a tutto.

Cari amici, 
dopo l'episodio delle foto scattate in aula alla Camera da Alessandra Mussolini, per immortalare il torbido caso Carfagna-Bocchino... no dai, ragazzi non ce la faccio... è troppo!

Mi rifiuto.
il portapizza

lunedì 15 novembre 2010

un po' di cuore

Cari amici, 
la scorsa settimana si è parlato tanto (troppo) del signor Califano che è in crisi e invoca la legge Bachelli. Il vitalizio è di 24 mila euro annui ed è previsto per quei personaggi pubblici che hanno portato lustro al nostro Paese e versano in condizioni di disagio. Effettivamente er Califfo è indigente, dopo una brutta caduta dalle scale e la frattura di tre vertebre, ma dopo la reazione indignata del pubblico alla notizia della richiesta di soldi, ha fatto prontamente marcia indietro, negando l'evidenza. Come qualche altro personaggio pubblico, direte voi, tira la pietra (ahahahaha tira la pietra... scusate!) e nasconde la mano, ma stavolta è diverso.

A parte il consueto carosello mediatico che l'ha visto ospite a Striscia la notizia e a Domenica5 dichiarando di non volere soldi da nessuno, il problema rimane. Infatti non possiamo pretendere che un personaggio pubblico che ha acquisito un certo tenore di vita, torni a pizza e fichi. Dopo essersi comprato un villone in campagna, non possiamo aspettarci che venda tutto per trasferirsi a Trastevere in un appartamentino di 60 metri quadri. Però se rimane in campagna, continuerà ad avere grosse spese. Per esempio la polvere. In campagna è così, apri una finestra e ti si impolvera tutto. Polvere da ogni parte! Eccheccazzo, minimo quei 24 mila euro all'anno neanche bastano per risolvere il solo problema della polvere. Un po' di cuore, suvvia!

Buona serata
il portapizza

lunedì 25 ottobre 2010

Dichiarazione d'intenti

Cari operai, 
dopo la sparata di Marchionne da Fazio, che ha fatto storcere il naso a tutti i politici, sindacalisti, lavoratori, ladri e puttane d'Italia, il portavoce del pdl Daniele Capezzone dichiara quanto segue: 


"è davvero auspicabile che la politica italiana abbia la lungimiranza di sostenere Sergio Marchionne, che si sta dimostrando un coraggioso innovatore" 


Mi chiedo dove sia l'innovazione. Metterla in culo ai lavoratori è sempre stato il segreto intento di tutti i governi (destra o sinistra non fa differenza) da una ventina d'anni a questa parte. Forse l'innovazione è proprio la dichiarazione d'intenti!


Abbasso l'ipocrisia! Evviva il governo!


grazie per le zeppole
il portapizza

lunedì 11 ottobre 2010

Bombe sui caccia italiani

Cari compatrioti, 
dopo la terribile notizia della morte dei quattro alpini in missione di pace in Afghanistan, il ministro della difesa Ignazio La Russa propone di dotare di bombe i caccia italiani, proposta che sarà vagliata dal Parlamento nei prossimi giorni.
Niente da eccepire per la Nato, anche se il segretario generale Anders Fogh Rasmussen, in una nota diffusa dalle agenzie nelle scorse ore, ha tenuto a precisare che personalmente preferisce i cannoli siciliani. 






grazie per il supporto
il portapizza

mercoledì 6 ottobre 2010

outing di Ferro: tutta la verità

Cari amici omossessuali e non, 
questa settimana la rivista Vanity Fair se ne esce con la copertina che vedete in foto. Ora, a me non me ne frega niente se 'sto tipo è gay, etero, bisex, transessuale... STICAZZI! Però questo post lo dovevo scrivere perchè pare che alla base di questo articolo ci sia uno stupido equivoco, strumentalizzato a dovere per ricavare un po' di sensazionalismo gratuito, da vendere a un pubblico distratto.
Naturalmente si tratta solo di voci di corridoio e come tali non confermate, ma come avrete modo di leggere in seguito, molto plausibili.

Tutto è iniziato il mese scorso, quando un giornalista dell'Unione Sarda ha incontrato il signor Ferro, mentre passeggiava a Sant'Avendrace in una calda giornata tardo estiva, con tanto di infradito e gelato in mano.
Il giornalista, riconoscendo un artista di fama internazionale in giro per la sua città, ha ben pensato di porgli qualche domanda per documentare l'incontro in un articolo.

Ora, qualcuno di voi conosceva Chicca? Una persona davvero squisita! Di mestiere lavava i box del mercato di via Quirra. Orari impossibili e stipendio da fame! Poi un giorno ha scoperto questo suo talento: le cravatte. Ha cominciato a confezionarle per amici e parenti, poi si è sparsa la voce e si è aperta un negozio nel corso Vittorio Emanuele. Pare che le sue cravatte siano così belle, che la voce si sia sparsa anche nel "continente", da qui l'interesse di Tiziano Ferro, da sempre persona di grande buongusto nonché appassionato di moda.

Così alla domanda: Come mai ti trovi a Cagliari?
Il cantante avrebbe risposto: sono venuto a prendermi una cravatta di Chicca!
Scatenando il putiferio di cui sopra.

Grazie per l'attenzione.
il portapizza

sabato 25 settembre 2010

Pretesti...

Cari cinofili,
il quotidiano britannico Daily Mail ha pubblicato alcune indiscrezioni sul nuovo film di Jessica Alba. Dopo le dichiarazioni rilasciate alla rivista Scarlet, non più di nove mesi fa, i fan della star sudamericana avevano ormai perso le speranze di vederla nuda.
La bella Jessica si difende dichiarando che il suo "no" categorico era riferito al nudo gratuito e volgare. Questa volta siamo in presenza di un action movie degno dei peggiori anni Novanta, con tanto di cast strapagato, battutacce becere, dialoghi forzati, sparatorie a go-go e fughe sospese tra i limiti dell'impossibile e i limiti della minchiata. Tutto voluto, naturalmente, dato che il film in questione, che s'intitolerà Machete, è stato preceduto da un falso trailer rilasciato con l'uscita di Grindhouse di Tarantino, dal quale riprende l'ambientazione e lo stile da vecchio b-movie. Robert Rodriguez, il regista, uscito profondamente arricchito nello spirito dalla direzione di Spy Kids, ha avuto a disposizione un cast d'eccezione composto da Robert De Niro, Steven Sigal, Don Johnson (un prete?), Linsay Loan, Michelle Rodriguez (che tra le altre cose ha interpretato la militare ribelle di Avatar) e Jessica Alba nuda.
Secondo le prime indiscrezioni, il nudo di Jessica Alba non sarebbe poi diverso dal nudo delle altre 3,4 miliardi di donne che affollano il nostro pianeta. Il personale che ha avuto la fortuna di assistere alle riprese, ha potuto confermare quanto segue:
1) Jessica alba ha 2 (due) seni, uno destro e uno sinistro;
2) ogni seno è dotato di capezzolo;
3) biddio;
4) l'unico frutto dell'amor è la patata.
Detto questo, credo di aver scritto abbastanza notizie/cazzate per giustificare la presenza di una foto di nudo integrale nel mio blog.

Buon sabato a tutti.
il portapizza

domenica 19 settembre 2010

Sandrino's in trouble!

Cari amici, 
un bel guaio per sei nostri connazionali in quel di londra, durante la visita del papa appena conclusa. Sei dipendenti della pizzeria Sandrino's, caposaldo londinese della famosa catena italiana fondata da un gaggio di San Michele, sono stati arrestati da Scotland Yard a seguito di un'intercettazione telefonica.
Oggi la smentita e il rilascio dei sei uomini, di cui i vertici della polizia hanno dichiarato in conferenza stampa che non costituiscono una "minaccia reale".
Dopo attente indagini, è stato ricostruito lo spiacevole equivoco. Pare che alcune guardie svizzere appassionate di pizza melanzane e bottarga, avessero chiamato la pizzeria in cui lavorano gli accusati. Dopo aver effettuato l'ordine, avrebbero chiesto a sua santità se anch'egli gradisse una pizza melanzane e bottarga. Il pontefice avrebbe dichiarato di preferire la pizza agli asparagi, ma senza sugo e senza mozzarella. A questo punto, il dipendente di Sandrino's al telefono avrebbe detto:
"custu papa oliri scetti sparau!"
facendo scattare gli allarmi di Scotland Yard.
A incidente concluso, gli investigatori hanno porto le loro scuse ai presunti terroristi e hanno ordinato due panini con porchetta e maionese e ben sei iknuse. Uno degli accusati avrebbe risposto "fanno venti euri tondi!" suggellando la fine dell'incidente.


Per i non sardi: la frase ha una doppia interpretazione: "questo papa vuole solo asparagi" e "bisogna assolutamente sparare al papa".
buona domenica
il portapizza

mercoledì 1 settembre 2010

Leggete Gaggiopoli!

Cari amici del portapizza,
quest'anno mi sono dimenticato di avvisarvi che è arrivata l'estate!
Come ben saprete, non tutti hanno la televisione in casa e qualcuno potrebbe essersi perso questa incredibile notizia.
Se non si guardano i telegiornali nazionali, infatti, si rischia di non accorgersene e rimanere vittime della calura. E' bene bere molta acqua e mangiare tanta frutta di stagione, non uscire di casa nelle prime ore del pomeriggio, specie indossando cappotti e pellicce. Ricordatevi inoltre che lasciare il vostro cane nella macchina parcheggiata al sole, in pochi minuti può farvi capire da dove viene il termine hot dog.
Quest'anno c'è una novità interessante. Con l'estate è arrivato GAGGIOPOLI.
Gaggiopoli è un racconto a puntate, scritto e ideato da Maurizio Cocco e illustrato da Emiliano Serreli, pubblicato a puntate su facebook a partire dal primo giugno 2010 e ancora in corso. Per saperne di più cliccate qui.
E' molto importante leggere Gaggiopoli in quanto è stato dimostrato scientificamente che riduce l'effetto della callella estiva, stimola la diuresi e vi eviterà di essere SHCOPPIATI A SHCHIAFFIIIII!!!

'scumprè?
tagazzu!
il portapizza

martedì 31 agosto 2010

ferie alternative

Cari amici del portapizza,
in periodo di controesodo, stavo pensando alle ferie e in particolare alle possibili destinazioni. Guardando su sky tg 24 le immagini della visita di Gheddafi nel nostro bel Paese, mi è balenata un'idea carina: la Libia.
La Grande Repubblica Araba di Libia Popolare e Socialista, con una superficie di 1.760.000 km², è il quarto paese dell'Africa per superficie, il diciassettesimo del mondo. Secondo Wikipedia all'interno del paese convivono pacificamente 5 etnie: Arabi, Berberi, Tebou, Tuareg e Uninabited. In particolare gli Uninabited occupano la maggior parte del territorio. 
Il problema è che non conosco la lingua, né le abitudini del posto. Con queste premesse, in un paese straniero si rischiano figuracce o - peggio ancora - si rischia di offendere la spiccata sensibilità degli indigeni. E' per questo che ho deciso di prendere esempio da Gheddy, leader dal 1969. Se non le conosce lui le mode del posto... 
Allora, innanzi tutto ho comprato cinquecento bibbie da regalare in giro. Io non sono cristiano, ma provengo da un Paese in cui il 91,6% della popolazione è cristiana. A quanto ho capito, quando un libico va all'estero, ama parlare della sua religione e presumibilmente quando accoglie un turista nella sua terra, si aspetta che questo faccia altrettanto! Così distribuirò bibbie in giro per Tripoli. 
Poi pensavo di andare in una scuola coranica e raccontare la mia personale teoria sul profeta Maometto. Dopo un'abbuffata colossale di maialetto e cannonau, l'altro giorno ho sognato che Maometto non è morto di ritorno dal pellegrinaggio dell'addio, ma è fuggito in Francia con le sue nove mogli e la figlia Fatima, per incontrare Gesù e Cicciobombo Cannoniere. Credo che gradiranno molto il mio racconto. 
Poi li inviterò a convertirsi al cristianesimo, dicendogli che la loro religione è sbagliata perchè sì
Per quanto riguarda le donne, in Libia è un po' come da noi: basta che paghi e ne puoi avere quante vuoi. La condizione della donna è importante per valutare lo stato di salute di una nazione. Infatti le donne libiche vengono scelte fin da piccole, misurate con dei calibri speciali che determinano se hanno le giuste proporzioni. Nell'età dello sviluppo, purtroppo, parte del raccolto va perso. Alcune non sviluppano abbastanza seno o non crescono abbastanza in altezza. I fianchi poi... non puoi mai dire come diventeranno i fianchi di una ragazza. E' un casino! Però vedendo le amazzoni di Gheddy, credo che in questo loro siano molto più avanti di noi. In Libia non ce l'hanno una Rosi Bindi, ma sono sicuro che se ce l'avessero, Gheddy la insulterebbe ogni giorno per almeno due volte. Come il nostro presidente del consiglio, ma senza perbenisti dietro che si offendono!
Quando i Tuareg mi chiederanno se voglio dormire in una tenda, gli dirò fieramente che sono troppo attaccato alle tradizioni della mia terra e costruirò una palazzina di sei piani in cemento impoverito sui loro corsi d'acqua con manodopera in nero. 
Per quanto riguarda il cibo, non cadrò nel facile errore di gustare l'ottima cucina locale, ma mi porterò un maialetto da latte per ogni giorno di permanenza e li arrostirò - uno al giorno - sulla piazza davanti alle moschee. Anche il vino me lo porterò da casa e andrò ad offrirlo ai passanti. 
Vado a preparare le valigie!


ADDIOOOOOO!
Il portapizza

mercoledì 11 agosto 2010

Il Cavaliere Frettoloso

Cari amici,
a dicembre saranno tre anni dalla pubblicazione del mio romanzo. Questo blog, invece, tre anni li ha già compiuti lo scorso giugno.
Scrivere un libro è un'operazione lunga e faticosa, ma dà un sacco di soddisfazioni!
Quando l'argomento, poi, è così stimolante...

La città di Cagliari è vecchia e giovane, multietnica e conservatrice, nostalgica, sognante, sporca, sfavillante, gaggia... Un'ambientazione ideale per un romanzo all'insegna dell'ironia. Quando il protagonista è un portapizza, il connubio sembra essere perfetto: una vista dal basso, un'ambientazione cangiante e quel fascino che avvolge un mondo chiuso su sé stesso, che prima o poi si affaccia sul nostro giusto il tempo di portarci la cena. Qualcosa che sul momento non c'interessa, ma prima o poi ci fa chiedere: come sarà la vita di un portapizza? Cosa penserà delle persone a cui porta la cena e che lo aspettano seduti a tavola? A quali pericoli andrà incontro nel suo scorrazzare su e giù per la città?

In due parole il mio romanzo è nato così. Sicuramente col desiderio di vederlo pubblicato, ma non certo per fare soldi: costa 10,99 e lo si può scaricare anche gratis. Insomma, più uno sfizio che un progetto editoriale!

Ma torniamo all'argomento di questo post (e di questo blog!): il portapizza.
Questo strano personaggio sembra solleticare la fantasia di tutti, tanto che a partire dal 24 gennaio del 2009, sulla radio privata cagliaritana Radio Press,  durante la trasmissione Topping, sono state narrate le avventure di un altro grande portapizza cagliaritano: il cavaliere frettoloso, con le voci di Alessandro Valentini e Elio Turno Arthemalle e la sigla d'apertura del gruppo sassarese Lanalosgia, altro progetto indipendente dedicato alla figura del portapizza. 


Buon ascolto e buon divertimento!
il portapizza

venerdì 6 agosto 2010

Finalmente una buona notizia!

Cari amici,
Il ministro dell'istruzione Mariastella Gelmini  finalmente ha fatto qualcosa di buono: smosso le acque per una proposta che da almeno quattro anni languiva sulle scrivanie della segreteria dell'università varesina dell’Insubria. Si tratta dell' «indispensabile riconoscimento accademico all'uomo politico più significativo degli ultimi 30 anni» che, con la sua «incredibile capacità di comunicazione di massa» ha reso possibile il «miracolo leghista»: La laurea honoris causa in Scienze della Comunicazione a Umberto Bossi. l'articolo originale

...e mentre su facebook impazza il gioco "rimbalza il clandestino", pubblicato dal suo degno figliuolo, l'Italia si gode il solleone, rinfrancata dalla fine di questa crisi mondiale, che per quanto ci abbia appena sfiorati, ha fatto sudare non poco i nostri politici, per fare in modo che il nostro paese mantenesse intatta non solo la soglia di occupazione, ma anche il valore della moneta e di conseguenza il potere d'acquisto.

buona serata
il portapizza

mercoledì 14 luglio 2010

Il nuovo audiolibro!

Cari amici, 
come potete vedere dalla foto qui a destra che mi ritrae, lo scorso Natale è stato un po' sfortunato. Mi sono comprata questo vestito tutto sciccoso, semplice semplice, ma costava un botto. L'ho indossato e -modestamente- mi stava proprio bene, poi sono andata in un ristorante minimalista a New York sulla 5th avenue.

Arrivo lì e cominciano a portarci ogni genere di piatti strani: oliva ripiena, cappero sotto sale, picciolo di ciliegia in olio di sansa di oliva... quando sono arrivati i semi di mela marinati, ero già sbiddiata male e sono andata in cerca di una toilette.

Ora, a New York è un po' come a Quartu Sant'Elena: anche il ristorante più figo c'ha un bagno che è un cesso. Così ci entro sperando di non prendermi l'epatite A o B, oppure C, insomma tutto l'abbecedario e mi accorgo che non c'era la carta igienica.

Esco e cerco armadietti o sgabuzzini o chenesoio. Mi ritrovo questo gommista del circolo polare artico, aqquattato dietro un pilastro, che cerca di vendermi un libro di uno sfigato italiano... Simone Ruggiu, o qualcosa del genere.

Cerco di scappare, arrampicandomi su una grondaia. Arrivo al 32esimo piano del Crysler Building e quello ancora dietro.

Alla fine gli ho gridato:
ACCETTI DOLLARI CANADESI?

e lui:
FRANZA O SPAGNA, PURCHE' SE MAGNA!!!

così sono scesa, mi sono strappata il vestito come da foto e ho usato alcune pagine del libro al posto della carta igienica.


Cosa c'entra tutto ciò con il nuovo audiolibro del racconto di Giovanna Mulas "Sa Jana Reina" letto da Simone Ruggeri e pubblicato oggi su PB? Che se non ci mettevo la foto di una strafiga, col cazzo che cliccavi sul link e ti sorbivi tutte queste cazzate!!!

Buona serata
Il portapizza
e la sua amica Scarlett Johansson

mercoledì 19 maggio 2010

INCREDIBILE! Un modo sicuro di guadagnare i soldi in rete! LEGGI SUBITO! Importante!!!

Caro utente, 
da una approfondita analisi di mercato, mi sei simpatico.
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venerdì 23 aprile 2010

Dagli al mulino a vento!


Cari amici, 
con estremo orgoglio e fierezza, annuncio la chiusura del pericolosissimo portale www.linkstreaming.com ad opera dei coraggiosissimi finanzieri cagliaritani che vedete nella foto qui sopra. (l'articolo originale)

Il giornale che pubblica la notizia (l'unione sarda) si fregia di aver avviato l'inchiesta con un articolo sulla pirateria online. Se andrete a leggere la pagina sull'oscuramento di linkstreaming, potrete facilmente immaginare quanto accurato doveva essere! Frasi come: "avrebbero acquisito i film da canali ancora sconosciuti, li avrebbero caricati sul portale rendendoli così accessibili a tutti" la dicono lunga. 

Su questi portali (ma sarebbe più corretto parlare di forum o - in questo caso- di blog) non vengono caricati film di dubbia provenienza, ma pubblicati soltanto dei link verso siti di video sharing tipo youtube, per intenderci.  I link sono sempre quelli. Le migliaia di webtv che ci sono in rete, gira e rigira propongono sempre la stessa roba. 
Filmati caricati abusivamente su megavideo (e alcuni altri) da utenti indisciplinati, che a semplice richiesta del detentore dei diritti d'autore saranno cancellati, con tiratina d'orecchie all'utente birbante, che al massimo, se recidivo, si vedrà annullato l'account.


Il diritto d'autore? Certamente viene violato. Certamente non è legale. Nemmeno giusto. La gente arriva, carica un film su internet, tutti lo guardano, qualcuno ci fa due soldi (due soldi, non miliardi di euri!) per aver pubblicato i link... 


Non dico che sia giusto, ma il mondo sta andando così e non ci puoi fare più niente. Hai voglia di combattere contro i mulini a vento! Se voglio vedere le ultime puntate del mio telefilm americano preferito, senza aspettare mesi, senza pagare 50 euro (minimo!) al mese per sky,  senza pagare 14 euro al mese per mediaset premium, senza aspettare anni, interruzioni pubblicitarie, sorbirmeli ad orari prestabiliti sulle reti di sua emittenza, contribuendo ad arricchirlo (se possibile!) ancora di più, la soluzione è bazzicare una webtv, vederle quando vuoi, come vuoi, gratis, senza interruzioni (tranne i maledetti 54 minuti di megavideo!), doppiate o sottotitolate, con la possibilità di commentare con gli altri utenti... 


La tv sta morendo. Questa è una buona notizia. Non riesco a sentirmi in colpa se vedo agonizzare lo strumento con il quale per tanti anni sono riusciti a condizionare questo Paese. Non riesco a sentirmi in colpa se mi rifiuto di comprare qualcosa dalla sfavillante bottega raiset. Se questa gente sapesse fare il suo lavoro di commerciante, ci metterebbe a disposizione quello che vogliamo a un prezzo più competitivo, invece che sbraitare contro il mancato introito. Invece che inventarsi modi per impedire al vento di soffiare. 


Ci potrebbero offrire materiale in esclusiva sul portale di una webtv autorizzata e la gente sciamerebbe. Si rifarebbero delle spese con gli introiti pubblicitari. La stessa mediaset, vista la richiesta di utenti che cercano e guardano spezzoni di trasmissioni su youtube, invece che organizzare una sezione del suo sito per rivedere i programmi già andati in onda, guadagnando nuovamente sulle repliche grazie agli spazi pubblicitari a bordo schermo, preferisce fare causa (vincendola!) a youtube.

Alla Sony, dove di mercato ne sanno qualcosa, se ne sono usciti con la internet tv.  


...e mentre i tempi cambiano, è triste vedere testate giornalistiche che si bullano di aver avviato un sequestro e un oscuramento iniqui, finanzieri e magistrati che agiscono senza sapere bene di cosa si tratta...


L'unica cosa certa è che i 6 indagati non verranno condannati per aver riportato un elenco di link di pubblico dominio, ma i loro nomi, cognomi, età e provenienza, sono pubblicati sui quotidiani come se fossero pericolosi criminali. 
Una pubblica gogna. Una purga di stato. La prova che tutto è vietato fino a contrordine. 

La prova che i soldi comprano la giustizia! 



mercoledì 21 aprile 2010

niente conta


Cari amici,
come ben sapete, sono uno che conta! Conto i giorni, conto i soldi che ho in tasca, conto di arrivare a fine mese. Contateci che non m'intortano con la storia di Emergency succursale del terrorismo in Afghanistan, con i reality, con le rubriche di approfondimento, con l'amore che vince sempre sull'invidia e sull'odio. Io vivo e sopravvivo.

Il tempo di certi personaggi, invece, si appresta a finire e io - non senza un certo piacere! - conto il tempo che gli manca.

TIC-TAC, TIC-TAC... I politici marci, TIC-TAC, TIC TAC... la televisione spazzatura, TIC-TAC, TIC-TAC... la letteratura di consumo, TIC-TAC, TIC-TAC... la musica usa e getta, TIC-TAC, TIC-TAC... artisti-fantoccio questuanti e piagnucolanti in ignobili talent-show, TIC-TAC, TIC-TAC... preti pedofili e pontefici indulgenti, TIC-TAC, TIC-TAC...

A volte è bello contare!!!

martedì 2 febbraio 2010

Obbedisco!

Cari amici,
finalmente ci siamo!
Cito da qui:
Il 20 gennaio il Senato ha approvato il cosiddetto pacchetto sicurezza (D.d.l. 733) e, tra gli altri, un emendamento del senatore Gianpiero D’Alia (Udc) identificato dall’articolo 50-bis: ”Repressione di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet”. Il testo diventerà l’articolo 60.

Il reato di attività di apologia o istigazione a delinquere compiuta a mezzo internet, sarà equiparata all'equivalente reato a mezzo stampa. Con una piccola differenza: un giornale ha avvocati, direttori editoriali, giornalisti, stipendi, albi professionali, tessere di partito, agganci coi politici e con la massoneria locale. Un bloggher è una persona normalissima, con un lavoro (probabilmente precario!), pochi soldi, qualche debito e un'opinione. In un paese in cui a rubare poco si va in galera e a rubare tanto si fa carriera, il rischio di vedere il sole a scacchi per un post in cui ti parte un po' la mano, diventa sempre più concreto.
Personalmente ho la coscienza pulita, perchè non faccio mai post avventati e sono notoriamente amico di tutti. Anche del giaguaro!

Vediamo come funzionaerà questa legge dello Stato Italiano e per tanto giusta e legittima: supponiamo che un blogger cattivo scriva un post in cui critica una legge ingiusta (o presunta tale, datemi tregua signori censori!) e invita a una qualche forma di protesta o disobbedienza, magari non violenta. In tal caso, il post segnalato dovrà essere oscurato dalla società responsabile di fornire il servizio al blogger entro e non oltre 24 ore dalla segnalazione, pena una sanzione amministrativa che va dai 50mila ai 250mila euro.
Se invece tale società si trova all'estero, saranno ritenuti responsabili i provider di connettività internet, che istituiranno entro 24 ore (pena una sanzione come sopra) un filtro per impedire a tutti gli internauti italiani di leggere il post incriminato e di essere di conseguenza istigati alla violenza o alla disobbedienza.
Per i blogger è invece previsto il carcere da 1 a 5 anni per l’istigazione a delinquere e per l’apologia di reato, oltre ad una pena ulteriore da 6 mesi a 5 anni per l’istigazione alla disobbedienza delle leggi di ordine pubblico o all’odio fra le classi sociali.

La stessa cosa si applica ai social network e ai siti di video sharing. Non è chiara la posizione nei confronti dei siti di aste online. Voglio dire, se metto in vendita su ebay un oggetto che istiga all'odio, come la mettiamo?

Va da sè che dovranno essere istituiti degli organismi di monitoraggio dei siti internet, dei blog e di tutti i social network. Considerando le dimensioni della sola blogosfera italiana, direi che grazie a questa legge, ci sarà lavoro per tutti!

EVVIVA IL GOVERNO!!!

il portapizza

sabato 23 gennaio 2010

Campioni dimenticati.

Cari amici,
Dopo il post spaziale della scorsa settimana, ristabiliamo la media con un post terra-terra. Il Bob a due, questo sport meraviglioso inventato nel 1880 ad Albany, nello stato di new york. Da subito molto amato dagli svizzeri. Disciplina olimpionica dal 1924. Vanta appassionati in tutto il mondo, tanto che esiste la nazionale jamaicana (ma cosa si sono fumati?). Non tutti sanno che si tratta di uno sport mooooolto pericoloso. Questo missile di latta con un equipaggio che va da due a quattro persone, viene lanciato in un percorso tortuoso in discesa, arrivando a sfiorare i 130 chilometri orari.
Ecco il tipico incidente di questo sport:




Lei è Gillian Cooke, atleta inglese che questo gennaio è diventata l'atleta di questa categoria più nota in assoluto. Tutto senza vincere una medaglia (la sua squadra è arrivata settima!), grazie a questo piccolo incidente e a qualche milione di maniaci sessuali che infestano youtube.
Vi sembra brutto, o sessista? Come vi pare!
A me sembra solo che il bob, come disciplina olimpionica, sia secondo in bruttezza solo al curling.
Se questa fosse una trovata pubblicitaria, sarebbe ben riuscita.

mercoledì 20 gennaio 2010

Eroi dimenticati


Da quassù la Terra è bellissima, senza frontiere né confini! (Yurij Gagarin)



Questa la frase equivalente al famoso “un piccolo passo per l'uomo, ma un grande passo per l'umanità”, pronunciata dall'astronauta americano Neil Armstrong, al momento dell'allunaggio della missione Apollo11 il 20 luglio 1969. Yurij Gagarin detiene il primato di primo uomo nello spazio, per aver effettuato un breve volo in orbita il 12 aprile 1961 a bordo della navetta Vostok1. La sua orbita ellittica completa intorno al pianeta, lo portò ad altitudini (302 km) mai raggiunte dagli esseri umani. A lui si deve il primo estasiato sguardo sulla superficie di nostra madre Terra e quelle parole stupite e commosse: “la Terra è blu… è bellissima!”, comunicate via radio alla base.
Gagarin vede per la prima volta quel pianeta azzurro che per noi è uno stereotipo, ma si perde anche in un altro drammatico luogo comune: per quanto fosse salito in alto, la terra era tutt'altro che senza confini. La sua avventura portava prestigio alla sua nazione, ma la sua nazione era in guerra. Una guerra nuova e ancora sconosciuta. Una guerra spettacolarizzata, ostentata in televisione sotto forma di incredibili imprese e progressi tecnologici, ma dietro le quinte sfavillanti, si nascondeva una scia di sangue che non aveva niente da invidiare alla seconda guerra mondiale, le cui cicatrici bruciavano ancora sulla pelle di migliaia di soldati privati della loro giovinezza e milioni di famiglie che hanno subìto carestie e privazioni per agevolare la nascita di questa forma estrema di allevamento umano che è il mondo come lo conosciamo oggi.
Gagarin non aveva -e non ha- colpe. Lui era il fortunato estratto in una schiera di almeno venti qualificatissimi candidati. Tutti piloti provetti, pionieri dell'aria e menti geniali. Gagarin non aveva colpe, ma ha pagato come tutti i suoi colleghi. Ha pagato lo scotto di un silenzio che non si può sigillare solo con un giuramento di segretezza, per quanto solenne. Lui come tutti i suoi colleghi in patria e quegli altri, i nemici, hanno visto il destino infame dei grandi eroi, che non sembrano essere tali senza un estremo sacrificio. Yurij Gagarin è morto soli sette anni dopo il suo fantastico volo. Un incidente, come tutti gli altri e come tutti gli altri, oltre l'amaro in bocca per la perdita di un personaggio incredibile, ha lasciato il sospetto del complotto.
Detta così, fuori dai denti, sembra proprio una banalità. Ma non lo è.
Pochi giorni fa si è conclusa l'inchiesta condotta da Igor Kuznetsov, colonnello dell'aviazione russa in pensione. La spiegazione è semplice: presa d'aria dimenticata aperta durante un volo ad alta quota, picchiata per evitare depressurizzazione, perdita di sensi dei piloti, impatto col suolo. Ci sono voluti quarant'anni per 'sta boiata?

Ma torniamo negli anni Cinquanta.

(immagine di Torre Bert tratta da www.lostcosmonauts.com)

Achille e Giambattista Judica Cordiglia
, radioamatori nostrani e pericolosamente simili agli scienziati pazzi dei romanzi del primo dopoguerra, con rudimentali apparecchiature autocostruite, puntarono il loro orecchio elettronico contro il cielo e quello che ascoltarono li fece profondamente rabbrividire. Tra i pianeti del nostro sistema solare, rimbalzano urla di dolore, pianti, rapporti-missione in cui la professionalità del pilota copre a stento il terrore di una morte atroce. Dal loro bunker sotterraneo, ribattezzato Torre Bert, i fratelli Judica Cordiglia e il loro team di volontari, ascoltarono centinaia di comunicazioni radio e riconobbero almeno 14 astronauti russi di cui la storia non farà mai menzione.
Tra questi, la prima donna nello spazio, soprannominata Ludmila. Partita dalla base russa nella primavera del 1961 a bordo della navetta Vostok.
Arriva in orbita, ma il suo scudo termico si è danneggiato in fase di decollo e non ci sono unità che possano raggiungerla, né lei è equipaggiata per recarsi all'esterno e riparare manualmente il guasto.
La sua scorta d'ossigeno è limitata e il suo rientro viene effettuato comunque. Una missione suicida. Di lei ci rimane l'ultimo disperato rapporto, ascoltabile in streaming qui. “ma non è pericoloso?…rispondete, ho caldo…vedo delle fiamme…sto morendo, ma questo il mondo non lo saprà…”
ed è proprio questa frase che darà il titolo al libro Dossier Sputnik. «...Questo il mondo non lo saprà...» di Achille e Gian Battista Judica Cordiglia, pubblicato alla fine del 2006 dall'editore Mariogros e reperibile qui.
Per approfondimenti sulla vicenda, visitate www.lostcosmonauts.com o affidatevi alla wikipedia!