Cari amici del portapizza,
in periodo di controesodo, stavo pensando alle ferie e in particolare alle possibili destinazioni. Guardando su sky tg 24 le immagini della visita di Gheddafi nel nostro bel Paese, mi è balenata un'idea carina: la Libia.
La Grande Repubblica Araba di Libia Popolare e Socialista, con una superficie di 1.760.000 km², è il quarto paese dell'Africa per superficie, il diciassettesimo del mondo. Secondo Wikipedia all'interno del paese convivono pacificamente 5 etnie: Arabi, Berberi, Tebou, Tuareg e Uninabited. In particolare gli Uninabited occupano la maggior parte del territorio.
Il problema è che non conosco la lingua, né le abitudini del posto. Con queste premesse, in un paese straniero si rischiano figuracce o - peggio ancora - si rischia di offendere la spiccata sensibilità degli indigeni. E' per questo che ho deciso di prendere esempio da Gheddy, leader dal 1969. Se non le conosce lui le mode del posto...
Allora, innanzi tutto ho comprato cinquecento bibbie da regalare in giro. Io non sono cristiano, ma provengo da un Paese in cui il 91,6% della popolazione è cristiana. A quanto ho capito, quando un libico va all'estero, ama parlare della sua religione e presumibilmente quando accoglie un turista nella sua terra, si aspetta che questo faccia altrettanto! Così distribuirò bibbie in giro per Tripoli.
Poi pensavo di andare in una scuola coranica e raccontare la mia personale teoria sul profeta Maometto. Dopo un'abbuffata colossale di maialetto e cannonau, l'altro giorno ho sognato che Maometto non è morto di ritorno dal pellegrinaggio dell'addio, ma è fuggito in Francia con le sue nove mogli e la figlia Fatima, per incontrare Gesù e Cicciobombo Cannoniere. Credo che gradiranno molto il mio racconto.
Poi li inviterò a convertirsi al cristianesimo, dicendogli che la loro religione è sbagliata perchè sì.
Per quanto riguarda le donne, in Libia è un po' come da noi: basta che paghi e ne puoi avere quante vuoi. La condizione della donna è importante per valutare lo stato di salute di una nazione. Infatti le donne libiche vengono scelte fin da piccole, misurate con dei calibri speciali che determinano se hanno le giuste proporzioni. Nell'età dello sviluppo, purtroppo, parte del raccolto va perso. Alcune non sviluppano abbastanza seno o non crescono abbastanza in altezza. I fianchi poi... non puoi mai dire come diventeranno i fianchi di una ragazza. E' un casino! Però vedendo le amazzoni di Gheddy, credo che in questo loro siano molto più avanti di noi. In Libia non ce l'hanno una Rosi Bindi, ma sono sicuro che se ce l'avessero, Gheddy la insulterebbe ogni giorno per almeno due volte. Come il nostro presidente del consiglio, ma senza perbenisti dietro che si offendono!
Quando i Tuareg mi chiederanno se voglio dormire in una tenda, gli dirò fieramente che sono troppo attaccato alle tradizioni della mia terra e costruirò una palazzina di sei piani in cemento impoverito sui loro corsi d'acqua con manodopera in nero.
Per quanto riguarda il cibo, non cadrò nel facile errore di gustare l'ottima cucina locale, ma mi porterò un maialetto da latte per ogni giorno di permanenza e li arrostirò - uno al giorno - sulla piazza davanti alle moschee. Anche il vino me lo porterò da casa e andrò ad offrirlo ai passanti.
Vado a preparare le valigie!
ADDIOOOOOO!
Il portapizza
2 commenti:
Lei sì che siete fedele alle tradizioni islamiche
questo blog è freddo e buio senza di lei!
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