lunedì 5 maggio 2008

Alla vita

La vita non è uno scherzo,
prendila sul serio
come fa lo scoiattolo, ad esempio,
senza aspettarti nulla
dal di fuori o nell'al di là.
Non avrai altro da fare che vivere.

La vita non è uno scherzo,
prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che messo contro un muro, ad esempio, le mani legate,
o dentro un laboratorio
col camice bianco e grandi occhiali,
tu muoia affinché vivano gli uomini,
gli uomini di cui non conoscerai la faccia,
e morrai sapendo
che nulla è più bello, più vero della vita.

La vita non è uno scherzo,
prendila sul serio
ma sul serio a tal punto
che a settant'anni, ad esempio,
pianterai degli ulivi
non perché restino ai tuoi figli,
ma perché non crederai alla morte,
pur temendola,
e la vita peserà di più sulla bilancia.


Nazim Hikmet
(1902-1963)

7 commenti:

Daesdemona ha detto...

Anche io credo che la vita sia la cosa più bella che ci sia stata offerta dalla vita stessa; anche se va tutto male, se qualche volta viene in mente a quanto possa essere più facile morire per non dover più patire la tristezza. Basta una minima cosa come le persone che ci stanno intorno, una canzone, una poesia, che possono farci tornare in mente che la vita "non è uno scherzo e bisogna prenderla sul serio" eheh

NADIA ha detto...

hola bellissima questa poesia, voglia di vivere per eccellenza nazim era un grande in questo.....
buona giornata!!!!!

Anonimo ha detto...

Prendere la vita sul serio... se davvero la gente la pensasse così, ora ci troveremmo in un'Italia migliore...

Ponke ha detto...

Questa poesia è bellissima e l'unica persona che mi viene in mente leggendola, è tuo nonno. Ripenso alle sue parole quella volta sul balcone di casa sua mentre ci indicava l'albero dei fichi. Diceva che era meravigliosa la natura e che non voleva morire... nonostante ne avesse passate tante, nonostante non stesse bene, lui sapeva che la vita valeva sempre la pena di essere vissuta.

Anonimo ha detto...

Cara Ponke, chi non ha mai sofferto nella vita, forse non ne conosce il valore. Sapevi ad esempio che dove c'è miseria e povertà non esiste praticamente il suicidio? Questo tipo di comportamento aberrante è frutto del progresso e del benessere, che porta l'uomo a cadere in depressione quando qualcosa sfugge alla routine quotidiana e si trasforma nella sofferenza che non ha mai provato, causando uno sconforto tale da portarlo all'estremo gesto. O perlomeno, questo dicono gli studi sociologici e psichiatrici.

Nella ha detto...

Si la vita è il bene più prezioso che abbiamo e spesso ce ne dimentichiamo ...

Ponke ha detto...

Ciao Cesco,
il suicidio ultimamente sta diventando la risposta dei giovani alla situazione attuale che sembra non darti la possibilità di un futuro. Il discorso è che ragioniamo con i metri dei nostri genitori ma dobbiamo cambiare unità di misura nella nostra vita e affrontarla in modo diverso. Forse quelle scelte che per i nostri genitori erano pazzia o incoscienza, per noi diventano non dico l'unica ma una delle migliori soluzioni. Molti ragazzi si uccidono per amore, forse perchè riversano tutta la propria disperazione e ambizione nel rapporto di coppia e quando questo viene a mancare, non riescono più a colmare la mancanza... è triste non riuscire a chiedere aiuto, magari qualcuno potrebbe mostrargli la vita da un altro punto di vista, ricordandosi che lo scopo è comunque vivere.