domenica 16 novembre 2008

The Show must go on!

Cari bloggers,
La sentenza del 14 novembre che assolve i vertici della polizia per i fatti del g8 di Genova del 2001, fa discutere mezzo mondo. In particolare per l'increscioso episodio dei pestaggi gratuiti alla scuola Diaz ai danni di manifestanti inermi, indifesi, privi di via di fuga e dopo le botte, episodi di sequestro di persona, violenze fisiche e verbali, omissione di soccorso e quant'altro.
Lo stato si assolve dai suoi stessi crimini. Francamente non mi stupisce. Ci sono abituato. E mi dispiace.

Mi dispiace perchè come sempre non esistono colpevoli e innocenti. Non al cento per cento. Le tensioni tra manifestanti e polizia erano più che annunciate. I poliziotti schierati temevano per la loro vita, i manifestanti non erano tutti Black Block. Carlo Giuliani non era andato alla manifestazione per protestare contro le norme di sfruttamento dei paesi poveri. C'era un gran casino, questo è certo.

Io guardavo la televisione quel giorno. Fede non aveva dubbi. Spalmava merda sulle notizie, come usa fare in ogni occasione. Ma a ripensarci adesso, mi dispiace che tutto si sia ridotto alla strumentazione politica dell'evento. Se stai coi poliziotti sei di destra. Se stai con i manifestanti sei di sinistra. Se i poliziotti vengono assolti, lo trovi giusto se parteggi per il Berlusca, gridi allo scandalo se parteggi per... per... chi cazzo sono quegli altri? Vabbè i comunisti!

Ma noi siamo meglio di così. Fede può sparare cazzate finchè non gli sanguinano le corde vocali, ma questo non basterà a convincere un intero Paese. Sono nauseato da come è andata a finire questa storia, perchè dimostra che non abbiamo imparato niente. Che non solo è possibile che eventi simili si ripetano in futuro, ma addirittura probabile.
13 condanne, tutte condonate e 16 assoluzioni con formula piena per l'intero reparto mobile intervenuto in piena notte, con le tenute da guerra, contro un dormitorio gremito di gente stanca e disarmata.



Un manipolo di bestie assetate di sangue, che hanno infangato il lavoro dei tanti ragazzi delle forze dell'ordine che in quei giorni hanno lavorato duramente per cercare di limitare i danni causati dai Black Block e dalle frange dei manifestanti, che si sono recati a Genova solo a rompere i coglioni e a remare contro le nobili motivazioni che hanno portato tanta gente a manifestare per le strade.

Angelino Alfano fa finta di appoggiare la decisione. Così come tanta gente ha fatto finta di credere a quella storia puerile con cui è stato scagionato Mario Placanica, il carabiniere che ha ucciso Giuliani. Ma che bisogno c'era di inventarsi una storiella come quella del calcinaccio che devia un proiettile sparato verso l'alto? Placanica aveva tutto il diritto di essere spaventato e forse davanti a un'ammissione di colpa, tutti avrebbero ammesso che, sì, Giuliani NON stava offrendo tè e pasticcini agli occupanti della camionetta! Invece no. S'inventano la storiella patetica con la quale dimostrano che i buoni sono buoni dalla nascita e i cattivi sono cattivi finchè non vanno a sbattere sui proiettili deviati provvidenzialmente dalla mano giustiziera di un dio vendicativo.

La mia (scarsa) intelligenza si sente offesa e se ne va!

4 commenti:

Giuseppe Mereu ha detto...

Per fortuna, lavorando all'interno delle istituzioni ho imparato a non nutrire in loro alcuna fiducia. Non mi sento né deluso, né sorpreso: dalla magistratura non mi aspettavo nulla e nulla è arrivato. La gente dovrebbe cercare di imparare qualche lezione, da fatti come questo o come quel Parlamento uscito dalle ultime elezioni politiche, in cui sono rappresentate in tutto due idee e mezza. Forse gli Italiani assommano in tutto appena due modi di pensare e mezzo? Non mi pare. I fatti degli ultimi tempi ci forniscono una straordinaria opportunità: imparare a fare a meno delle istituzioni, vivere le nostre vite assumendoci le nostre responsabilità in prima persona, auto-organizzarci. Anziché stare qui a sbatterci se i tribunali dello Stato non ci hanno dato giustizia, forse dovremmo ignorare tutto questo e cominciare a far sentire lo Stato un po' più solo e isolato.

il portapizza ha detto...

Potremmo smettere di pagare le tasse e di acquistare le auto e di comprare la benzina e di frequentare i supermercati e di lavorare nei call-center e di accettare contratti a progetto. Io in questo sono già un passo avanti...

Daesdemona ha detto...

Io ho visto ieri il documentario...mi sono venuti i brividi, quando era successo io ero troppo piccola per capirci qualcosa di questa storia!!! O.O

Ponke ha detto...

Ciao
@daesdemona
il discorso è che dovrebbero parlarne a scuola, non è una questione politica, è storia di oggi, cronaca attuale. Che senso ha studiare la storia passata per capire il presente se poi questo presente non si conosce?
@giuseppe mereu e @il portapizza
Una situazione di anarchia dovrebbe prevedere tante cose... ma c'è il rischio che il treno continui a correre e a sbattersene di arrestarsi alle nostre fermate.