Cari bloggers,
Gioia e tripudio per la vittoria della libertà di navigazione in Italia!
Dopo il provvedimento del primo Agosto, che gettava ombre inquietanti sul futuro dei navigatori italiani, il sequestro preventivo degli accessi a Pirate Bay, uno dei principali fornitori di torrent per il download di contenuti protetti da copyright, è stato revocato stanotte dal tribunale di Bergamo.
Autori della storica impresa la coppia di avvocati sardi Giovanni Battista Gallus e Francesco Paolo Micozzi, affiancati dall'esperto di sicurezza informatica Matteo Flora.
Gli autori del sito svedese, cappeggiati da Peter Sunde, hanno espresso il loro dissenso con parole dure contro un governo apertamente fascista e oscurantista, che prima ancora di accertarsi di averne diritto, ha privato i 450mila italiani che ne facevano uso, di un mezzo per esercitare un diritto che non è ancora stato ben inquadrato quanto a diritto internazionale, ma che in un paese in cui prevale la legge del più forte, ha portato a un'azione estrema come l'oscuramento del sito (residente all'estero) a tutti i DNS che portassero il marchio (vergognoso!) degli ISP di origine italiana.
Aggirare l'ostacolo era relativamente semplice, a patto di utilizzare strumenti quali openDNS o simili. Ma la questione era mooolto più complessa.
Mettiamo che un giorno il direttore generale della Repubblica delle Banane della Libera Italia Unita benchè Federale, decidesse che non gli basta più controllare quotidiani, radio e telegiornali nazionali, ma decida che tutti i COMUNISTI di qualsiasi parte del mondo vengano messi al silenzio proprio nel loro canale preferito: Internet.
Metti che quest'ometto di bassa statura (morale innanzi tutto) essendo titolare dei diritti per l'Italia di distribuzione cinematografica e televisiva della maggior parte dei contenuti distribuiti illecitamente attraverso Pirate Bay (e dagli altri milioni di siti analoghi!), scelga di decidere per tutti i suoi dipendenti-compatriotti impedendo di fatto alle frange COMUNISTE di tali - ingrati! - sudditi di informarsi e di stimolarsi utilizzando la rete invece che le sue televisioni asservite al suo ideale di amore e giustizia.
Ammetti per assurdo che esistano questi coglioni... Be' sarebbe un bel casino!
Già, perchè se vi pubblico sto pistolotto ironico-ma-neanche-troppo, è solo perchè a uno degli avvocati coinvolti piace la pizza di Sandrino.
Se avessi aspettato di essere informato da uno dei telegiornali nazionali...
Comunque tutto è bene quel che finisce bene: i coglioni-bamboccioni che guadagnano mille euro al mese e vivono a casa dei genitori perchè l'affitto più scrauso viene a costare milleduecento euro, si possono tenere Pirate Bay e per quanto poco, è pur sempre qualcosa.
Per tutti gli altri, verranno distribuite gratuitamente le spranghe necessarie per massacrare gli africani ladri spacciatori, i cinesi avvelenatori di donne gestanti e bambini e -naturalmente- i comunisti.
Buona giornata!
il portapizza
*************
per saperne di più:
Punto Informatico
La repubblica online
Chi siamo? Dove andiamo? Perchè si vive e perchè si muore? Ma soprattutto: chi l'ha ordinata questa margherita gigante???
venerdì 26 settembre 2008
Gioia e tripudio!!!
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domenica 7 settembre 2008
L'abbraccio del papa alla città di Cagliari
Cari bloggers,
oggi per la terza volta nella storia, un papa si degna di calpestare il suolo sardo!
Dopo Paolo VI nel 1970 e Giovanni Paolo II nel 1985, il 7 settembre 2008 sarà ricordata come la data storica della visita di Benedetto XVI alla città di Cagliari. Visita che durerà appena 10 ore ed è costata un milione di euro al comune di Cagliari solo a titolo di rimborso spese per il pontefice e il suo staff.
La città è blindata. I tombini sono sigillati. Cecchini sono appostati sui terrazzi di alcuni edifici sparsi lungo il tragitto che la papamobile percorrerà per permettere ai comuni mortali di vedere sua santità dentro la sua ridicola vetrina mobile, poi la messa e la solenne omelia per assistere alla quale molti poveracci si sono separatai da cifre considerevoli che partono da 16 Euro e arrivano -così si dice!- a sfiorare le 300 Euro per un bel posto in prima fila. Compreso nel prezzo del biglietto, un cappellino da papaboy, un fischietto e una bandierina di città del Vaticano. Naturalmente per sicurezza, i partecipanti prima di poter acquistare il biglietto dovranno superare tre prove:
1) lanciare un fiammifero acceso contro un ragazzo preventivamente cosparso di benzina, onde dimostrare di non essere (e di non simpatizzare per gli) omosessuali;
2) dimostrare di essere sessualmente morti (no, nemmeno la masturbazione va bene!) se non si è sposati o di non utilizzare alcun metodo contraccettivo diverso dall'astinenza se si è sposati;
3) prendere un atteggiamente chiuso e contrario a qualsiasi discussione quando si parla di aborto, ricerca sulle cellule staminali o procreazione assistita.
Insomma, un evento non per tutti, per affrontare il quale molti fedeli si sono sottoposti a una settimana di eventi e preghiera onde preparare lo spirito allo sconvolgente evento dell'incontro con un vero papa, vivo e nell'esercizio delle sue funzioni.
Per entrare meglio nell'atmosfera spirituale dell'evento, la barchetta che tiene in mano la nostra signora di Bonaria, sarà sostituita con una copia forgiata in oro massiccio, a simboleggiare l'allontanamento dai beni materiali e per invitare i fedeli all'umiltà e alla povertà.
Se questo non fosse sufficiente, il comune (forse anche per rientrare nel milione di euro spesi in 10 ore da sua santità) ha piazzato in molte strade del centro, dei cartelli opportunamente mimetizzati dietro i cassonetti e comunque ad un'altezza dal suolo inferiore al metro. Con questo sistema tutti i cagliaritani hanno preso almeno una multa per divieto di sosta, dell'ammontare di 70 Euro. Senza contare i posti di blocco che allestiscono ogni giorno nelle vie principali di Cagliari e hinterland e ti rifilano un multone da paura ad ogni occasione.
Inoltre per via di molte strade chiuse al traffico, molti cagliaritani sono costretti a parcheggiare a Santa Gilla o a La Playa e mentre percorrono a piedi i chilometri che li separano da casa, bestemmiano a mezza voce.
Risultato: siamo tutti più poveri, terrorizzati e incazzati.
Alla faccia della spiritualità, alla faccia dell'umiltà, alla faccia della povertà, alla faccia di quel tipo che duemila anni fa è entrato a Gerusalemme a dorso di asino, acclamato dalla folla, per portare il sogno di un mondo in cui la gente avrebbe vissuto in modo semplice e libero dai pregiudizi e nei templi non sarebbe stato ammesso l'oro e Dio avrebbe camminato tra gli uomini più umili, purchè puri di cuore.
Dell'evento, uno dei testimoni scrisse quanto segue sul suo blog:
Popolo di Internet,
eravamo io, Mark, Luck e Nanni all'ingresso di Gerusalemme.
Il capo c manda in periferia dicendoci ke legato vicino a una catapecchia avremmo trovato un puledro di asina e ke sarebbe entrato in città con quello, xchè il vecchio Zaccaria c teneva tanto ke faceva così.
Se vi chiedono xchè lo prendete - c ha detto - direte ke il signore ne ha bisogno e ke glielo riporterà presto. Se vi ferma la pula, datevela a gambe ke quelli non capiscono un claxon.
Così è stato. Siamo entrati in città e vicino a una casa popolare abbiamo trovato due scooter, un pusher, un caddozzone e un asinello.
Dopo un paio di minuti siamo tornati dal maestro con un panino wurstel e patatine, un pezzetto di fumo e l'asinello, ma dentro di noi eravamo preoccupati xchè c chiedevamo ke figura avrebbe fatto il re dei re, entrando in città a dorso d'asino. Invece è stato un successo. La gente c ha accolto addobbando le case con rami profumati e foglie di palma e stendendo mantelli sulla strada.
Poi siamo andati al tempio ed è successo un casino, ma questo lo posto un'altra volta xchè è già domani e non ce la facciamo a farcela.
Matty
Ok ragazzi, con questa boiata ho toccato il fondo e mi ritiro!
ciao a tuttiiiiii
oggi per la terza volta nella storia, un papa si degna di calpestare il suolo sardo!
Dopo Paolo VI nel 1970 e Giovanni Paolo II nel 1985, il 7 settembre 2008 sarà ricordata come la data storica della visita di Benedetto XVI alla città di Cagliari. Visita che durerà appena 10 ore ed è costata un milione di euro al comune di Cagliari solo a titolo di rimborso spese per il pontefice e il suo staff.
La città è blindata. I tombini sono sigillati. Cecchini sono appostati sui terrazzi di alcuni edifici sparsi lungo il tragitto che la papamobile percorrerà per permettere ai comuni mortali di vedere sua santità dentro la sua ridicola vetrina mobile, poi la messa e la solenne omelia per assistere alla quale molti poveracci si sono separatai da cifre considerevoli che partono da 16 Euro e arrivano -così si dice!- a sfiorare le 300 Euro per un bel posto in prima fila. Compreso nel prezzo del biglietto, un cappellino da papaboy, un fischietto e una bandierina di città del Vaticano. Naturalmente per sicurezza, i partecipanti prima di poter acquistare il biglietto dovranno superare tre prove:
1) lanciare un fiammifero acceso contro un ragazzo preventivamente cosparso di benzina, onde dimostrare di non essere (e di non simpatizzare per gli) omosessuali;
2) dimostrare di essere sessualmente morti (no, nemmeno la masturbazione va bene!) se non si è sposati o di non utilizzare alcun metodo contraccettivo diverso dall'astinenza se si è sposati;
3) prendere un atteggiamente chiuso e contrario a qualsiasi discussione quando si parla di aborto, ricerca sulle cellule staminali o procreazione assistita.
Insomma, un evento non per tutti, per affrontare il quale molti fedeli si sono sottoposti a una settimana di eventi e preghiera onde preparare lo spirito allo sconvolgente evento dell'incontro con un vero papa, vivo e nell'esercizio delle sue funzioni.
Per entrare meglio nell'atmosfera spirituale dell'evento, la barchetta che tiene in mano la nostra signora di Bonaria, sarà sostituita con una copia forgiata in oro massiccio, a simboleggiare l'allontanamento dai beni materiali e per invitare i fedeli all'umiltà e alla povertà.
Se questo non fosse sufficiente, il comune (forse anche per rientrare nel milione di euro spesi in 10 ore da sua santità) ha piazzato in molte strade del centro, dei cartelli opportunamente mimetizzati dietro i cassonetti e comunque ad un'altezza dal suolo inferiore al metro. Con questo sistema tutti i cagliaritani hanno preso almeno una multa per divieto di sosta, dell'ammontare di 70 Euro. Senza contare i posti di blocco che allestiscono ogni giorno nelle vie principali di Cagliari e hinterland e ti rifilano un multone da paura ad ogni occasione.
Inoltre per via di molte strade chiuse al traffico, molti cagliaritani sono costretti a parcheggiare a Santa Gilla o a La Playa e mentre percorrono a piedi i chilometri che li separano da casa, bestemmiano a mezza voce.
Risultato: siamo tutti più poveri, terrorizzati e incazzati.
Alla faccia della spiritualità, alla faccia dell'umiltà, alla faccia della povertà, alla faccia di quel tipo che duemila anni fa è entrato a Gerusalemme a dorso di asino, acclamato dalla folla, per portare il sogno di un mondo in cui la gente avrebbe vissuto in modo semplice e libero dai pregiudizi e nei templi non sarebbe stato ammesso l'oro e Dio avrebbe camminato tra gli uomini più umili, purchè puri di cuore.
Dell'evento, uno dei testimoni scrisse quanto segue sul suo blog:
Popolo di Internet,
eravamo io, Mark, Luck e Nanni all'ingresso di Gerusalemme.
Il capo c manda in periferia dicendoci ke legato vicino a una catapecchia avremmo trovato un puledro di asina e ke sarebbe entrato in città con quello, xchè il vecchio Zaccaria c teneva tanto ke faceva così.
Se vi chiedono xchè lo prendete - c ha detto - direte ke il signore ne ha bisogno e ke glielo riporterà presto. Se vi ferma la pula, datevela a gambe ke quelli non capiscono un claxon.
Così è stato. Siamo entrati in città e vicino a una casa popolare abbiamo trovato due scooter, un pusher, un caddozzone e un asinello.
Dopo un paio di minuti siamo tornati dal maestro con un panino wurstel e patatine, un pezzetto di fumo e l'asinello, ma dentro di noi eravamo preoccupati xchè c chiedevamo ke figura avrebbe fatto il re dei re, entrando in città a dorso d'asino. Invece è stato un successo. La gente c ha accolto addobbando le case con rami profumati e foglie di palma e stendendo mantelli sulla strada.
Poi siamo andati al tempio ed è successo un casino, ma questo lo posto un'altra volta xchè è già domani e non ce la facciamo a farcela.
Matty
Ok ragazzi, con questa boiata ho toccato il fondo e mi ritiro!
ciao a tuttiiiiii
martedì 2 settembre 2008
Il nuovo arrivato
cari bloggers,
come ben sapete il mio povero laptop è deceduto a seguito dell'installazione errata di una periferica incompatibile in uno slot non a norma. Insomma, un bicchiere d'acqua sulla tastiera.
Dato che come ben sapete il portapizza non va mai in vacanza, ho provveduto immediatamente alla sostituzione e come spesso accade, un evento infausto può portare a ghiotte novità.
La mia novità ce l'ho proprio ora tra le mani e ne sono a dir poco entusiasta. Come potete vedere dalla foto, posseggo già un palmare che uso impropriamente come cellulare, ma la scomodità dei tastini a lenticchia e la limitatezza del sistema operativo pre-symbian, mi hanno da sempre impedito di apprezzarne la multimedialità. Inoltre uno dei più grandi difetti di possedere un portatile cazzuto, consiste nelle sue possibilità infinite. Col vecchio toshiba masterizzavo di tutto, scaricavo il mondo, modificavo immagini e video, navigavo in internet, guardavo film in streaming e da dvd, usavo skype, messenger, gestivo i miei spazietti in rete, ascoltavo musica e via dicendo. Insomma, esagerando lo spegnevo una volta l'anno.
Il nuovo arrivato, lo avrete riconosciuto dalla foto, è il mitico Asus eee nella versione 4G e vestito di un supersexy bianco madreperlaceo. Un portatile vero e proprio, ma grande meno della metà di un normale portatile e con un prezzo che si è assestato intorno ai 250 Euro. Certo, qualcosa cambia rispetto ai portatili classici, ma è solo questione di abitudine e con una spesa contenuta si può avere un portatile veramente portatile e capace di fare veramente di tutto... o quasi!
Per ora vi basti sapere che per inaugurarlo, la prima notte dopo il lavoro ho guardato un film a letto in streaming mentre ero in videoconferenza su skype con la mia Ponke e nonostante il monitor di soli 7 pollici, grazie al suo peso e alle dimensioni contenute e alla batteria di lunga durata (nonchè un bel paio di cuffie!), è stato comodo come leggere un libro!
Per i tecnomaniaci tra di voi, ho preparato una paginetta su ciao.it, in cui con dovizia di particolari descriverò pregi e difetti di questa piccola rivoluzione, per gli altri invece che non vogliono stressarsi leggendo post chilometrici, propongo un caldo benvenuto al mio nuovo amico.
...ma niente brindisi per favore!!!*
il portapizza
_________________________________________________
*la battutaccia del brindisi é (c)2008 Mr. Beppe Inc. tutti i diritti riservati.
come ben sapete il mio povero laptop è deceduto a seguito dell'installazione errata di una periferica incompatibile in uno slot non a norma. Insomma, un bicchiere d'acqua sulla tastiera.
Dato che come ben sapete il portapizza non va mai in vacanza, ho provveduto immediatamente alla sostituzione e come spesso accade, un evento infausto può portare a ghiotte novità.
La mia novità ce l'ho proprio ora tra le mani e ne sono a dir poco entusiasta. Come potete vedere dalla foto, posseggo già un palmare che uso impropriamente come cellulare, ma la scomodità dei tastini a lenticchia e la limitatezza del sistema operativo pre-symbian, mi hanno da sempre impedito di apprezzarne la multimedialità. Inoltre uno dei più grandi difetti di possedere un portatile cazzuto, consiste nelle sue possibilità infinite. Col vecchio toshiba masterizzavo di tutto, scaricavo il mondo, modificavo immagini e video, navigavo in internet, guardavo film in streaming e da dvd, usavo skype, messenger, gestivo i miei spazietti in rete, ascoltavo musica e via dicendo. Insomma, esagerando lo spegnevo una volta l'anno.
Il nuovo arrivato, lo avrete riconosciuto dalla foto, è il mitico Asus eee nella versione 4G e vestito di un supersexy bianco madreperlaceo. Un portatile vero e proprio, ma grande meno della metà di un normale portatile e con un prezzo che si è assestato intorno ai 250 Euro. Certo, qualcosa cambia rispetto ai portatili classici, ma è solo questione di abitudine e con una spesa contenuta si può avere un portatile veramente portatile e capace di fare veramente di tutto... o quasi!
Per ora vi basti sapere che per inaugurarlo, la prima notte dopo il lavoro ho guardato un film a letto in streaming mentre ero in videoconferenza su skype con la mia Ponke e nonostante il monitor di soli 7 pollici, grazie al suo peso e alle dimensioni contenute e alla batteria di lunga durata (nonchè un bel paio di cuffie!), è stato comodo come leggere un libro!
Per i tecnomaniaci tra di voi, ho preparato una paginetta su ciao.it, in cui con dovizia di particolari descriverò pregi e difetti di questa piccola rivoluzione, per gli altri invece che non vogliono stressarsi leggendo post chilometrici, propongo un caldo benvenuto al mio nuovo amico.
...ma niente brindisi per favore!!!*
il portapizza
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*la battutaccia del brindisi é (c)2008 Mr. Beppe Inc. tutti i diritti riservati.
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