domenica 7 settembre 2008

L'abbraccio del papa alla città di Cagliari

Cari bloggers,
oggi per la terza volta nella storia, un papa si degna di calpestare il suolo sardo!
Dopo Paolo VI nel 1970 e Giovanni Paolo II nel 1985, il 7 settembre 2008 sarà ricordata come la data storica della visita di Benedetto XVI alla città di Cagliari. Visita che durerà appena 10 ore ed è costata un milione di euro al comune di Cagliari solo a titolo di rimborso spese per il pontefice e il suo staff.
La città è blindata. I tombini sono sigillati. Cecchini sono appostati sui terrazzi di alcuni edifici sparsi lungo il tragitto che la papamobile percorrerà per permettere ai comuni mortali di vedere sua santità dentro la sua ridicola vetrina mobile, poi la messa e la solenne omelia per assistere alla quale molti poveracci si sono separatai da cifre considerevoli che partono da 16 Euro e arrivano -così si dice!- a sfiorare le 300 Euro per un bel posto in prima fila. Compreso nel prezzo del biglietto, un cappellino da papaboy, un fischietto e una bandierina di città del Vaticano. Naturalmente per sicurezza, i partecipanti prima di poter acquistare il biglietto dovranno superare tre prove:
1) lanciare un fiammifero acceso contro un ragazzo preventivamente cosparso di benzina, onde dimostrare di non essere (e di non simpatizzare per gli) omosessuali;
2) dimostrare di essere sessualmente morti (no, nemmeno la masturbazione va bene!) se non si è sposati o di non utilizzare alcun metodo contraccettivo diverso dall'astinenza se si è sposati;
3) prendere un atteggiamente chiuso e contrario a qualsiasi discussione quando si parla di aborto, ricerca sulle cellule staminali o procreazione assistita.
Insomma, un evento non per tutti, per affrontare il quale molti fedeli si sono sottoposti a una settimana di eventi e preghiera onde preparare lo spirito allo sconvolgente evento dell'incontro con un vero papa, vivo e nell'esercizio delle sue funzioni.
Per entrare meglio nell'atmosfera spirituale dell'evento, la barchetta che tiene in mano la nostra signora di Bonaria, sarà sostituita con una copia forgiata in oro massiccio, a simboleggiare l'allontanamento dai beni materiali e per invitare i fedeli all'umiltà e alla povertà.
Se questo non fosse sufficiente, il comune (forse anche per rientrare nel milione di euro spesi in 10 ore da sua santità) ha piazzato in molte strade del centro, dei cartelli opportunamente mimetizzati dietro i cassonetti e comunque ad un'altezza dal suolo inferiore al metro. Con questo sistema tutti i cagliaritani hanno preso almeno una multa per divieto di sosta, dell'ammontare di 70 Euro. Senza contare i posti di blocco che allestiscono ogni giorno nelle vie principali di Cagliari e hinterland e ti rifilano un multone da paura ad ogni occasione.
Inoltre per via di molte strade chiuse al traffico, molti cagliaritani sono costretti a parcheggiare a Santa Gilla o a La Playa e mentre percorrono a piedi i chilometri che li separano da casa, bestemmiano a mezza voce.
Risultato: siamo tutti più poveri, terrorizzati e incazzati.
Alla faccia della spiritualità, alla faccia dell'umiltà, alla faccia della povertà, alla faccia di quel tipo che duemila anni fa è entrato a Gerusalemme a dorso di asino, acclamato dalla folla, per portare il sogno di un mondo in cui la gente avrebbe vissuto in modo semplice e libero dai pregiudizi e nei templi non sarebbe stato ammesso l'oro e Dio avrebbe camminato tra gli uomini più umili, purchè puri di cuore.
Dell'evento, uno dei testimoni scrisse quanto segue sul suo blog:

Popolo di Internet,
eravamo io, Mark, Luck e Nanni all'ingresso di Gerusalemme.
Il capo c manda in periferia dicendoci ke legato vicino a una catapecchia avremmo trovato un puledro di asina e ke sarebbe entrato in città con quello, xchè il vecchio Zaccaria c teneva tanto ke faceva così.
Se vi chiedono xchè lo prendete - c ha detto - direte ke il signore ne ha bisogno e ke glielo riporterà presto. Se vi ferma la pula, datevela a gambe ke quelli non capiscono un claxon.
Così è stato. Siamo entrati in città e vicino a una casa popolare abbiamo trovato due scooter, un pusher, un caddozzone e un asinello.
Dopo un paio di minuti siamo tornati dal maestro con un panino wurstel e patatine, un pezzetto di fumo e l'asinello, ma dentro di noi eravamo preoccupati xchè c chiedevamo ke figura avrebbe fatto il re dei re, entrando in città a dorso d'asino. Invece è stato un successo. La gente c ha accolto addobbando le case con rami profumati e foglie di palma e stendendo mantelli sulla strada.
Poi siamo andati al tempio ed è successo un casino, ma questo lo posto un'altra volta xchè è già domani e non ce la facciamo a farcela.

Matty


Ok ragazzi, con questa boiata ho toccato il fondo e mi ritiro!
ciao a tuttiiiiii

7 commenti:

silvano ha detto...

Geniale!
ciao, sei grande, e grazie.
silvano.

Giuseppe Mereu ha detto...

Io sapevo che la visita è costata sei milioni, non uno... E poi: ospedali requisiti per le emergenze mediche dei pellegrini e cellulari disattivati lungo il percorso papale. Qualcuno ha il coraggio di chiamarla sicurezza? Cosa sarebbe successo se un qualsiasi esponente di quella maggioranza di sardi che non è andata a vedere il papa, magari residente in zona, avesse avuto un infarto?
E poi, anche la folla oceanica, insomma... Quando vediamo spettacoli del genere, dovremmo sempre chiederci non tanto in quanti sono andati, ma in quanti non sono andati. Alla veglia dei Papa boys alla Fiera hanno partecipato in duemila. Molti, pochi? Io so solo che martedì notte, a Settimo, per il concerto dei Pennywise c'erano almeno quattromila persone. I punk hanno doppiato i Papa boys.

Daesdemona ha detto...

Fatelo venire in sardegna il papa...spendeteci pure milioni di euro, blindate anche la città...ma vi prego non fatemelo abbracciare! Vi prego! Mi fa paura...

NADIA ha detto...

hola poveri voi!!!!
questo si chiama rinunciare ai beni terreni, spogliatevi di tutti gli averi e dateli ai poveri, specialmente se si chiamano ratzinger!!!!
hasta siempre!!!!!!!!!!!!!!!

Anonimo ha detto...

Direi che la visita di sua salinità (nel senso che farlo venire costa salato) non ti è gradita molto. Sarei propenso anch'io di lanciare improperi di fronte all'istituzione che fa della discriminazione (razziale, morale, religiosa, scientifica, sessuale eccetera) il suo pilastro portante, non fosse che due miei fratelli hanno partecipato alla funzione e hanno incontrato il Papa dopo la cerimonia, addirittura stavano l'uno di fronte all'altro davanti alla TV con il candelabro in mano davanti all'altare, e dulcis in fundo era anche il loro compleanno (sono gemelli), e mi hanno raccontato entusasti l'esperienza. Eh sì perchè ad un ateo agnostico ultrasinistroide come me, è dovuto capitare di avere due fratelli che hanno intrapreso la strada del sacerdozio...............

Ponke ha detto...

Immagino sia comunque un'emozione, nel bene e nel male... ma quello che mi chiedo è "Perchè vogliono uccidere il Papa?"
E comunque i tombini erano sigillati perchè un esercito di ratti avrebbe potuto rubare la barchetta d'oro per nuotare nella fogna... ok adesso mi vergogno di quello che ho detto. Vado nell'angolino...

Capitone ha detto...

la smetta di scrivere nel passato.
Lei siete stato avvisato